Reumatologia Rivoli – Le connessioni tra artriti e neoplasie
Agli esperti in reumatologia a Rivoli viene spesso chiesto dai malati reumatici se c’è la possibilità di sviluppare anche una malattia neoplastica. Questa probabilità effettivamente esiste, perciò vediamo di capire meglio le connessioni tra malattie reumatiche e neoplasie.
Per capire meglio questa condizione particolare dobbiamo prima analizzare le condizioni in cui può presentarsi una neoplasia. Sostanzialmente può insorgere in un soggetto in modo del tutto casuale, oppure in un malato reumatico che può poi svilupparla successivamente. Questo perché la neoplasia è un rischio intrinseco della malattie associate alla sfera della reumatologia a Rivoli.
Perciò se state cercando un esperto in reumatologia a Rivoli, affidate all’esperienza pluriennale del Dottor Garofalo. Presso il suo studio troverete uno specialista che sarà in grado di studiare una terapia adatta alla vostra condizione.
Malattie reumatiche e neoplasie
In alcune occasioni può capitare che alcuni farmaci, indicati anche dal reparto di reumatologia a Rivoli, possano favorire lo sviluppo di una neoplasia. Oppure gli agenti che controllano il presentarsi di una neoplasia possono favorire i sintomi, e quindi il presentarsi, di una malattia reumatica. Questo capita, come abbiamo già detto, perché le malattie reumatiche predispongono i pazienti che soffrono di queste patologie proprio al rischio di neoplasia.
Cerchiamo di capire come alcune delle malattie reumatiche siano rapportate alle neoplasie, ad esempio con l’artrite reumatoide. In questo caso particolare le connessioni sembrano molto elevate, non solo secondo l’opinione degli esperti in reumatologia a Rivoli. Infatti sembra che il rischio dell’insorgenza di una neoplasia nei pazienti affetti da artrite, ma ancor di più se sono:
- fumatori
- immunodepressi
- o soffrono della sindrome di Sjögren secondaria
In questo caso particolare possono esserci dei campanelli dall’allarme su cui è possibile basarsi per potersi rivolgere ad un esperto in reumatologia a Rivoli. Questi sono
- la rapida progressione dell’artrosi reumatoide
- una scarsa sensibilità ai trattamenti
- la persistente e protratta attività di malattia
Inoltre è stato segnalato che l’AR può essere associata a un aumento del rischio di tumore del polmone e ad una diminuzione del rischio di neoplasie:
- del colon-retto
- della mammella
- delle ovaie
- dell’endometrio
- della prostata
Si ritiene che l’aumento del rischio di cancro polmonare rispetto alla popolazione generale sia da mettere in rapporto al fumo, essendo peraltro noto che esiste una relazione tra fumo e sviluppo di AR.
Conclusioni
Oggi possiamo affermare con certezza che l’aumento del rischio neoplastico è da escludere sia che si impieghino farmaci biologici che agiscono contro il TNF, sia che si utilizzino farmaci biologici con differenti meccanismi di azione o piccole molecole. Nel caso di impiego nell’AR i dati devono essere comunque e sempre interpretati alla luce di due considerazioni:
- 1) l’AR è associata ad aumento dell’incidenza di neoplasie di tipo essenzialmente linfoproliferativo;
- 2) le persone malate di AR sono state talvolta già esposte ad altri farmaci immunosoppressori e/o potenzialmente induttori di neoplasie.
Al fine di fare chiarezza i dati che provengono dai Registri sono fondamentali e quelli attualmente disponibili sono assolutamente tranquillizzanti. Certamente chi fa terapie innovative deve sottoporsi a specifici controlli e nel momento in cui si decide di intraprendere una terapia con tali farmaci è assolutamente necessario accertare se esista o, se in passato vi sia stata, una patologia neoplastica.